TREKKING 4 SANTUARI
Escursioni di 4 giorni nella Val Grande di Lanzo
con visita guidata ai santuari
Santuario di Sant'Ignazio
Nel 1626, un'invasione di lupi terrorizzò la bassa valle, sbranando greggi e bambini. Dopo una novena di processioni e messe, i lupi fuggirono e i montanari, per devozione a Sant'Ignazio, promisero di dare il suo nome ai primogeniti e costruire una chiesa sul monte Bastia. Nel 1630, Sant'Ignazio apparve nel luogo scelto per la cappella, rafforzando l'entusiasmo per la costruzione della chiesa. Nel 1676, la chiesa venne donata ai Gesuiti che costruirono un santuario a croce greca con la statua del santo al centro. Dopo la soppressione dei Gesuiti nel 1773, il santuario divenne una casa di esercizi spirituali grazie all'abate Luigi Guala e al ven. Pio Brunone Lanteri. Il santuario è stato frequentato da grandi santi e beati torinesi, ed è gestito dal 2013 da un Direttore e diaconi permanenti della diocesi di Torino. 
Santuario di Santa Cristina
l Santuario di Santa Cristina, situato a 1350 m s.l.m. sopra Cantoira, è visibile da Cantoira e Ceres. Si raggiunge tramite tre sentieri principali, con l'ultimo tratto caratterizzato da una scalinata in pietra. Secondo la leggenda, la costruzione della cappella fu frutto di un accordo tra Cantoira e Ceres. Un pilone dedicato a Santa Cristina, eretto prima del 1440, segnò l'inizio del santuario. Nel 1769, la cappella fu ampliata e affrescata. Nel 1840 furono costruiti edifici di accoglienza e muri di protezione, conferendo al santuario un aspetto di fortezza.
Santuario di Nostra Signora di Loreto
La cappella originaria fu costruita nel 1631 da Pietro Garino in seguito all'apparizione della Vergine Maria. Nel 1629, durante un pellegrinaggio al Rocciamelone, Garino trovò due quadretti deteriorati raffiguranti la Vergine di Loreto e San Carlo Borromeo, che portò a valle per restaurarli. Nel 1630, durante la peste, Garino li depositò in un cassettone a Forno. Dopo la benedizione della cappella nel 1632, l'afflusso di pellegrini crebbe rapidamente, rendendo l'edificio inadeguato ad accoglierli tutti.
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